Nodi irrisolti e lanterne cinesi. Il bisogno di lasciare andare
(Spoiler: Post molto personale scritto di getto perché ne sentivo l’urgenza.)
Mentre lo scrivevo è capitata questa canzone molto anni’90 e non è un caso Iris – Goo Goo dolls
Nel post di due settimane fa parlavo di Persefone e del suo accompagnarci nella scoperta di noi e delle nostre parti nascoste.
Persefone ha chiamato anche me e io ho raccolto il suo invito. Vi racconto in che modo.
Il mio nodo irrisolto
Il 29 ottobre era il compleanno di mio padre. Lui era un vero appartenente al segno dello Scorpione, immerso nei suoi pensieri e nella sua profondità che non condivideva con nessuno. Ma anche fagocitato dalle preoccupazioni per arrivare a fine mese e non farci mancare nulla.
Ecco, il ricordo di mio padre è: lui immerso in una nuvola di fumo e di pensieri, quasi inarrivabile. Il suo pensare alle cose concrete giustificava il non aver tempo per giocare o disinteressarsi dei compiti scolastici. Magari lo avrà fatto, ma io non lo ricordo. Ricordo solo la sua forte etica del lavoro, la sua integrità e onestà e, nonostante fosse orso, il suo essere benvoluto da tutti. Al suo funerale ha partecipato tutto il quartiere; non me lo sarei mai aspettato.
Mio padre è morto nel febbraio del 1997, due mesi prima della mia laurea. Sono passati quasi 22 anni, ma a volte non basta una vita per far pace con i nostri demoni e Persefone, che è regina delle discese nella profondità, questo lo sa bene e si è palesata prepotentemente proprio ora.
Questo essere apparentemente distaccato di mio padre ha molto influito su di me e sulla mia relazione con il mondo; ne ho preso coscienza ormai da tempo e ho risolto tante cose. Ciò di cui ho sempre sentito la mancanza è avere con lui un rapporto paritario da adulti e quindi avere la possibilità di vederlo non più solo come figlia (Kore), ma come donna ormai indipendente e con una propria vita (Regina). Conoscerlo non più solo come genitore, ma come uomo e vedere così dissolversi la sua nuvola di fumo.
Lasciare andare
Nonostante siano passati anni, e io abbia intrapreso un percorso di consapevolezza, solo ultimamente ho capito che, ovviamente, non potrò mai sapere cosa avrebbe pensato d me e delle scelte che ho fatto e quindi DECIDO che il nodo rimane irrisolto e lo lascio andare così. Perché è giusto che sia così.
Il post di oggi lo dedico a me stessa, perché solo negli ultimi giorni ho maturato questa riflessione e mandarla nel mondo significa per me anche togliermi questo peso da dentro e lanciarlo in cielo come una lanterna cinese. Mi libero.
Queste righe le ho scritte in poche ore e le pubblico oggi nel giorno del compleanno di mio padre, e non nel giorno della sua morte, per celebrare quello che mi ha dato e non quello che mi è mancato.
P.S. Sono stata indecisa fino all’ultimo se pubblicarlo o no, ma poi ho deciso di lasciarlo andare. Grazie per averlo letto fino alla fine.