[La tua Storia] Viaggiare leggeri
20 Aprile 2019
Donne
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La storia è riprodotta integralmente.
Storia di Cristina Rudi
In una luminosa mattina primaverile Cristina si trova a rileggere una manciata di lettere spiegazzate trovate dentro una borsa di cuoio appoggiata nella penombra della sua camera mansardata.
Respira l’odore del tempo passato, un certo odore di muffa misto all’amara consapevolezza che certi tempi baciati dalla leggerezza sono ormai passati.
“Ancora un’altra mattina finisce e non mi decido a prender in mano la situazione…” pensa sconsolata “…non ascolto i messaggi in codice che mi arrivano e continuo a correre dietro agli stessi pensieri affogati nella quotidianità. Mi perdo dentro la stanchezza e la noncuranza.”
Sono questi alcuni dei pensieri che ciclicamente riempiono la testa di Cristina, una donna di mezz’età che ancora confonde i sogni con la realtà e che, nonostante abbia preso l’impegno immenso di essere madre di tre figli e compagna di un uomo dal cuore grande, non si vuole rassegnare quasi volesse cercare di fermare il tempo.
Allora registra con gesti e carezze, timbra parole e immagini su fogli volanti dispersi in mezzo a pile di libri e fascicoli a puntate.
Mimando rituali di gioco insieme alla sua bambina interiore si appresta ad aprire il grande librone dalle pagine ingiallite immergendosi in esso. Chiude gli occhi e ricorda, come se fosse stata ancora lì in quel momento.
Era una giornata luminosa e calda di tanti anni prima. Cristina era in viaggio in una terra dorata di spazi e poesia.
Era sola, ma mai si era sentita così abbracciata al tutto come in quelle magiche ore. Ascoltava dentro di sé una voce amica e sapeva che ormai era arrivato il momento di non preoccuparsi più: si sarebbe lasciata andare all’esistenza e con silenziosa grazia sarebbe entrata nel disegno creato apposta per lei.
Quel momento era lucido e chiaro come uno specchio. Voleva correre e gridare al mondo quanto si sentiva pronta, libera e aperta alla vita. Non poteva essere altro che lì.
Sentiva il profumo del tempo più che quello dello spazio. Ed era proprio la percezione del tempo che diventava sempre più sottile per congiungersi al momento presente.
Quello stesso giorno, alcune ore dopo il tramonto, stava ballando scalza in mezzo a tanta gente senza conoscere veramente nessuno.
L’ oscurità era lontana e la luna piena l’avvolgeva nella sua magica luce. Sì fermò e si sedette per una pausa. Vicino a lei un ragazzo abbronzato dal viso aperto e amichevole le si avvicinò e le sorrise cominciando a parlarle. La voleva conoscere. Non era difficile capirlo, era italiano come lei!
Dopo pochi attimi i due ragazzi si abbracciarono consapevoli di essere arrivati a casa insieme.
Il loro incontro provocò scintille gioiose e armonia e questo fu solo l’inizio di una grande avventura d’amore durata per un bel pezzo di vita.
Questo racconto non vuole esprimere solo le intense emozioni provate al principio di un amore che illuminò due giovani vite che si incontrarono nell’immensità dell’universo, ma vuole anche far comprendere che l’anima e il cuore di Cristina erano pronti per passare ad un’altra fase della sua esistenza. Aveva imparato a lasciarsi andare alla vita e al suo flusso con totale fiducia. E questo stato, secondo me è pura e semplice magia che mi piace ricordare e rendere vivo ancora oggi dopo tanti anni scrivendo, dipingendo e facendo tutto ciò che mi fa sentire connessa e grata al “tutto”.